Defunzionalizzazioni
È approfondito il concetto di “Significato” come termine di codifica e di riferimento comune. Il significato dipende esclusivamente dallo scopo. Il significato di un oggetto funzionante non sarà lo stesso di un oggetto intenzionalmente rotto e privato della sua funzione. Rompendo l’oggetto si cancella automaticamente il suo significato. L’oggetto nella sua forma originaria è definito “A-integro” con il suo significato “B-coerente”. L’oggetto rotto diventa “A-mutato” mentre “B-coerente”, il significato originario, si annulla. L’oggetto scorporato della propria funzione e del proprio significato, assume una nuova morfologia e una nuova determinazione Ontologica. La sua nuova estetica diventa il suo nuovo significato e la sua nuova funzione. E può essere definito “C-nativo”. Ne deriva una distorsione estetica e concettuale, provocata dal ricordo morfologico dell’oggetto al suo stato originario “A-integro”. In quanto, nonostante l’evidente nuovo significato e funzione, la mente continua a riconoscere la morfologia precedente, a causa delle informazioni mnemoniche collegate al suo “ex” significato.